Molecole di Andrea Segre, il film di pre-apertura della Mostra del Cinema di Venezia, è al cinema con Lucky Red e ZaLab. Trova la tua sala!
La fragilità della vita nel cuore di una Venezia che lentamente si svuota, meravigliosa e impaurita: è ambientato durante il lockdown Molecole, il nuovo film documentario di Andrea Segre, scelto come pre-apertura della 77.ma edizione della Mostra del cinema di Venezia e dal 3 settembre in sala.
Tra archivi in super8 e immagini uniche e irripetibili della città vuota, Venezia vive nel documentario diventando simbolo forte e fragile di una ferita che il cinema può aiutare a elaborare, ripartendo dalla voglia di raccontare e raccontarci. Ma Molecole è anche la storia di un figlio e di un padre, un viaggio nei ricordi.
FRIULI VENEZIA GIULIA
Trieste – Ariston
Roma – Giulio Cesare
Roma – Stardust Village
Savona – Nuovo Filmstudio (dal 18/09)
Milano – Anteo Palazzo Del Cinema
Milano – Beltrade
Brescia – Nuovo Eden (19-20-21/09)
Rho – Atena estiva (24/09)
Sesto San Giovanni – Rondinella (28/09)
Firenze – Spazio Uno
Firenze – La Compagnia
Prato – Centro Pecci
Padova – Mpx
Venezia – Multisala Rossini
Ci sono cose che è molto difficile per un padre condividere con suo figlio e che un figlio può iniziare a capire solo diventando padre.
Tra febbraio e aprile di quest’anno Andrea Segre, che da anni vive a Roma, è rimasto bloccato dal lockdown a Venezia, la città di suo padre e solo in parte anche sua. Lì stava lavorando a due progetti di teatro e cinema sulle grandi ferite della città: il turismo e l’acqua alta.
Mentre girava il virus ha congelato e svuotato la città davanti ai suoi occhi, riconsegnandola alla sua natura e alla sua storia, e in qualche modo anche a lui. Ha raccolto appunti visivi e storie e ha trascorso quei giorni nella casa di famiglia, dove ha avuto modo di scavare nei ricordi di ragazzo e di figlio, che lo hanno trascinato più a fondo di quanto pensasse.
Archivi personali in super8 di Ulderico, il padre del regista e vero protagonista del film, si alternano a incontri con cittadini veneziani, che raccontano il rapporto tra la città e le acque e nello stesso tempo vivono l’arrivo inatteso del grande vuoto che ha invaso Venezia e gran parte del mondo.
A tenere assieme le immagini sono la voce fuoricampo del regista, le musiche di Teho Teardo e un’atmosfera di attesa e stupore, che pervade tutto il materiale visivo ed esistenziale di questo strano viaggio, irreale (nel senso di fantastico) e irrealizzabile (nel senso di non programmabile, non organizzabile), ma nel cuore di un evento molto reale e storico, che ha segnato e segnerà il mondo per sempre.