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Buon compleanno Django: 80 volte Franco Nero

80 anni di età, più di 200 film in una lunghissima carriera che attraversa tutti i generi. Celebriamo Franco Nero, indimenticabile Django per Sergio Corbucci.

“Ford aveva John Wayne, Leone aveva Clint Eastwood, io ho Franco Nero.”

Bastano queste parole del regista cult Sergio Corbucci per capire quanto importante sia stato Franco Nero per l’indimenticabile epoca degli Spaghetti Western. I suoi occhi di ghiaccio sono quelli di Django, icona assoluta del genere, omaggiata da Quentin Tarantino nel 2012 con Django Unchained (in cui recita anche Nero).

E proprio Tarantino è il narratore di eccezione di Django & Django – Sergio Corbucci Unchained, il film che racconta Corbucci e il suo cinema, attraverso materiali inediti e le testimonianze di Franco Nero e Ruggero Deodato (aiuto regista sul set di Django).

Quello portato sul grande schermo da Corbucci è un west più crudele e violento del vero west;  ricorda divertito Franco Nero:

“Sul set dicevamo: Quanti ne ammazziamo oggi? Facciamo venti, venticinque…”

Nel segno del West… e oltre

Il 1966 è  l’anno della consacrazione: oltre a Django, è Abele nel colossal La Bibbia di John Huston. Franco Nero è ormai una stella: arriveranno altri western –  con Corbucci che lo sceglierà di nuovo per Il Mercenario (1968) e Vamos a matar compañeros (1970), ma anche con Lucio Fulci, Ferdinando Baldi, Luigi Bazzoni – e decine di film in tutto il mondo.

L’elenco dei registi con cui lavora è tanto ricco quanto eterogeneo: da Elio Petri a Luis Buñuel, da Damiano Damiani (l’interpretazione ne il giorno della civetta gli porterà il David di Donatello) a Claude Chabrol… e ancora Carlo Lizzani, Franco Zeffirelli, Rainer Werner Fassbinder, Pupi Avati, senza dimenticare Tarantino.

Ha lavorato in 100 Paesi, ma ha trovato il grande amore a Hollywood: per la precisione nel 1967 sul set di Camelot di Joshua Logan, dove arriva grazie a John Huston. Interpreta Lancillotto, mentre Ginevra è Vanessa Redgrave… si sposano, si separano dopo due anni e un figlio, si ritrovano e si risposano – in segreto – nel 2006.

Con Vanessa Redgrave in una scena di Camelot

L’altro amore che dura da tutta la vita è il Cinema, che affronta sempre con nuovo spirito, alla ricerca di ruoli diversi:

“Un giorno Laurence Olivier mi chiese se, grazie al fisico che avevo, intendevo fare più la star o più l’attore. La star, mi disse, è quella che fa un film l’anno e interpreta pressoché sempre lo stesso ruolo. L’attore è colui che ricerca costantemente qualcosa di nuovo, anche in se stesso. E io penso di aver scelto di fare l’attore.”

L’avventura di Django continua.

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