Garbato, ironico, delicato: aggettivi perfetti per descrivere Astolfo… ma anche per raccontare il Cinema di Gianni Di Gregorio, dall’esordio con “Pranzo di Ferragosto” fino al nuovo film che lo vede accanto a Stefania Sandrelli.
Il Cinema è una costante nella vita di Gianni Di Gregorio: da giovanissimo spettatore – vedendo anche 3 film al giorno nelle salette di Trastevere – prima, da studente dell’Accademia di Arti Sceniche poi.
Una passione, una vocazione che diventa realtà, dal debutto come assistente alla regia al lavoro di sceneggiatore (con il sodalizio con Matteo Garrone che culmina nella sceneggiatura di “Gomorra”, scritta da Di Gregorio insieme a Braucci, Chiti, Gaudioso, Saviano e Garrone stesso).
Poi, dal 2008, un poker di film deliziosi che lo vedono regista, sceneggiatore e attore protagonista, cui si aggiunge dal 20 ottobre Astolfo, presentato nella sezione Grand Public della Festa del Cinema di Roma.
ha dichiarato il regista romano: un motivo in più per non perderlo in home video e digital download.
Per il suo esordio Di Gregorio porta sul grande schermo la storia di Gianni, un uomo di mezza età che vive con la madre vedova, nobildonna decaduta e capricciosa. Per una serie di vicissitudini, mosso dal desiderio di sanare i debiti che gravano sulla casa, si troverà a ospitare per Ferragosto altre tre anziane signore (interpretate da attrici non professioniste) dando vita a una scanzonata riflessione sulla vecchiaia, senza sentimentalisti ma con tanto sentimento.
Buona la prima: oltre all’amore del pubblico il film gli porta il Leone del futuro a Venezia, il David di Donatello e il Nastro d’Argento come miglior regista esordiente, e il Ciak d’oro per la miglior opera prima.
Buona anche la seconda: con Gianni e le donne Di Gregorio conferma la miscela di ironia e dolcezza, facendoci ridere con i suoi personaggi, e mai di loro.
Le disavventure sentimentali di Gianni, baby pensionato alla ricerca di una svolta per la sua vita e di un fremito di passione, regalano divertimento e ci spingono a tifare per lui: che – citando il trailer – le donne le ascolta, le vizia, le capisce… ma riuscirà a farsi dire «sì!»?
Quante ingiustizie deve ancora subire il povero Gianni? Pensava di andare in pensione e invece viene trasferito per altri tre anni, i colleghi lo vessano, la vicina di casa lo tormenta, la ex moglie ha pretese impossibili. Insomma, angherie continue.
Il vicino di scrivania Marco non se la passa meglio… proprio lui che è un uomo buono, gentile, indifeso. Unendo le forze sarà possibile reagire?
Con il suo terzo film Di Gregorio regala un inno alla mitezza e alla gentilezza, ricordandoci con la sua inimitabile sensibilità che a volte bisogna imparare a dire di no!
Non è mai troppo tardi per cambiare vita. Ne sono convinti i protagonisti di Lontano Lontano che – logorati dall’età e dall’esistenza di quartiere – sognano un futuro all’estero. Partire… sì, ma dove? E se bastasse l’amicizia a placare la malinconia?
Presentato al Torino Film Festival e vincitore del David di Donatello per la miglior sceneggiatura non originale, il film (ultima interpretazione dell’indimenticabile Ennio Fantastichini) riconferma il talento di De Gregorio, il suo tocco leggero e la sua capacità di raccontare storie che in fondo sono di tutti.