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Cinque film A24 per prepararsi a Love Lies Bleeding

Dal 12 settembre al cinema, Love Lies Bleeding rappresenta il perfetto connubio di generi targato A24, come fosse cinque film in uno.

Di Carlo Giuliano*

Non so se ci avete mai fatto caso, ma al di fuori di chi lavora nel settore, almeno così mi è parso di notare, è difficile che gli spettatori abituali associno automaticamente un film alla casa che l’ha prodotto. Fatte salve le grandi major, non è che quando vanno a vedere un film al cinema sappiano quale sia la casa di produzione. Ne vedranno solo il logo giganteggiare su schermo prima dei titoli di testa, e comunque non ci faranno troppo caso. Sicuramente, a spingerli al cinema, non è stato quel logo. Ma con A24 è diverso. 

Con A24, alle volte, si rizzano le orecchie prima ancora di conoscere regista e cast. Perché negli ultimi anni, la casa fondata nel 2012 da Daniel Katz, David Fenkel e John Hodges – e che sì, prende il nome proprio da un’autostrada nostrana, la A24 Roma-Teramo su cui stavano viaggiando quando venne l’idea di fondarla – è diventata sinonimo di film indipendenti di grande qualità; marketing irriverente e intelligente; ma soprattutto un’attenzione specifica al cinema di genere, spesso col risultato di lanciare nuovi grandi autori, fra i più chiacchierati del momento.

Horror, thriller, sci-fi: tutto ciò che è genere, A24 lo produce, lo distribuisce e lo rimescola a creare composti nuovi, dal comedy-splatter al road and revenge. Alle volte si ha il sentore di un vero e proprio A24 Cinematic Universe e questa sensazione vi pulserà doppiamente nelle vene dal 12 settembre, quando andrete a vedere Love Lies Bleeding. Un comedy-splatter-revenge con inaspettati risvolti fantascientifici e due protagoniste di una storia tutta queer: Kristen Stewart e Katy O’Brian (ma anche due torvi Ed Harris e Dave Franco). 

Mentre lo guardavo al Festival di Berlino pensavo a quanto si devono essere divertite Rose Glass (Saint Maud) e Weronica Tofilska (Baby Reindeer), rispettivamente regista e co-sceneggiatrice di Love Lies Bleeding. E pensavo ad A24, a quanto un film del genere farà gola agli appassionati di genere e a quanto si divertiranno, pure loro, a ritrovarci film che hanno amato in passato. A me ne sono venuti in mente cinque, tutti prodotti o distribuiti da quella grande autostrada a sei corsie che è A24, e che ora è anche Love Lies Bleeding.

Spring Breakers (2012) di Harmony Korine

Oggi Harmony Korine è considerato un autore tanto folle quanto da tenere costantemente d’occhio. All’appena concluso Festival di Venezia ha presentato Baby Invasion, solo l’anno scorso Aggro Dr1ft. Ma nonostante il suo rivoluzionario Gummo (1997), prima del 2012 lo conoscevano in pochi. E a dirla tutta, nessuno conosceva A24, perché Spring Breakers fu proprio quel film che la rese nota a tutti. Nel cast spiccavano Selena Gomez, Vanessa Hudgens e un irriconoscibile – quanto ora lo è il fratello Dave in Love Lies Bleeding – James Franco.

È la storia di Brit, Candy, Cotty e Faith, quattro ragazze piene di speranze che nella tradizionale settimana di vacanza primaverile – in America si chiama appunto “spring break” – si ritrovano coinvolte in un giro di spacciatori e gang criminali. Anche se non propriamente un revenge movie, Spring Breakers condivide con Love Lies Bleeding la natura duale di mondi opposti che si scontrano. Ma come sempre con A24, non è affatto detto che i brutti ceffi abbiano la meglio sulla (soltanto apparente) innocenza femminile.

Hot Summer Nights (2017) di Elijah Bynum

Proprio nel 2013, anno di uscita di Spring Breakers, nella famosa Black List di Hollywood – la lista delle migliori sceneggiature non ancora prodotte – finì un progetto dal titolo Hot Summer Nights, un’altra storia pronta a mescolare giovani freshmen, torride estati e crimini scottanti. Il film divenne realtà quattro anni dopo per la regia di Elijah Bynum e un ancora semisconosciuto Timotheé Chalamet (per capirci, non era ancora uscito Chiamami col tuo nome). Alla distribuzione c’era A24.

Anche se l’anno d’ambientazione è il 1991, Hot Summer Nights risente di quel tono disco-pop trascinatosi anche dopo la fine degli Anni ’80, così tanto centrali in Love Lies Bleeding. Il magrolino Daniel (Chalamet) si trasferisce col padre a Capo Cod, dove conosce il carismatico e muscoloso Hunter (Alex Monroe) e inizia a spacciare con lui per conto di un pericoloso criminale. Anche stavolta è scontro fra principianti e trafficanti, su sottofondo di grandi hit della musica dell’epoca.

MaXXXine (2024) di Ti West

Riferimento che più fresco non si può – lo trovate tutt’ora al cinema, e non potete perdervelo – MaXXXine crea in coppia con Love Lies Bleeding la “Hot Bloody Summer” dei cinema italiani. Anche i quel caso i riferimenti filmici sono tantissimi, ma la Maxine Minx interpretata dalla nuova regina dell’horror Mia Goth non si può certo scambiarla per una donzella in pericolo, come non lo sono Lou (Stewart) e Jackie (O’Brian) in Love Lies Bleeding. Sono donne che fanno il sedere a strisce a qualunque uomo violento e conservatore si interponga sul loro cammino.

Avevamo lasciato Maxine come unica superstite del massacro texano della sua troupe di pornografi (X: A Sexy Horror Story) e poi avevamo conosciuto la storia delle origini della sua perfetta nemesi (Pearl). Ora la ritroviamo a Hollywood, pronta a prendersi quanto le spetta, sfrecciando a tutto gas sopra l’America che odia le donne. Gli anni sono sempre quelli, i malefici ’80: riempiranno la vostra playlist di grande musica e i vostri cuori di sanguinolenta vendetta. E maledirete il giorno in cui avrete pestato i piedi a una Maxine, una Lou o una Jackie. 

Under the Skin (2013) di Jonathan Glazer

Torniamo al 2013 e a una distribuzione A24 per un film che apparentemente (penserete) ci porta lontano da Love Lies Bleeding. Sono qui per dirvi che vi sbagliate, ma per scoprirlo dovrete andare al cinema dal 12 settembre e attendere il finale. Per ora sappiate che quando Under the Skin venne presentato in concorso al Festival di Venezia, per l’ormai acclamato Jonathan Glazer de La zona d’interesse non fu una première facile (e il botteghino non andò meglio). Il film fu addirittura fischiato, salvo poi diventare un grande cult.

C’era da battere il confronto con l’acclamato romanzo di Michel Faber e le grandi libertà prese da Glazer nell’adattamento oltre alla scelta di Scarlett Johansson come protagonista, almeno inizialmente, non convinsero. Under the Skin è la storia bowieana di un’aliena che cadde sulla terra. La sua missione è quella di assorbire il corpo di altri uomini e per riuscirci si lancerà in un viaggio on the road in giro per la Scozia, viaggio che per lei diventerà di redenzione. Oltre al road movie, Under the Skin serba punte di sci-fi che ritroverete, imprevedibilmente, anche in quel New Mexico e Nevada che sono patria dell’ufologia e di Love Lies Bleeding.

Free Fire (2016) di Ben Wheatley

Da questa breve lista sarà diventato chiaro come il passatempo più divertente per A24 sia di puntare sulla continua mescolanza di generi cinematografici, e a questa mescolanza aggiungere costantemente quel tocco di black-comedy in cui è maestra. Si diverte un mondo a farlo. Si diverte come in una sparatoria a fuoco libero, incrociato e amico. E infatti proprio questa è la “trama” di uno dei film più pazzi mai distribuiti da A24, ma di quella pazzia gratuita e arbitraria come solo un comedy-action sa regalare. 

Con un cast niente affatto di seconda mano – Armie Hammer, Brie Larson, Cillian Murphy e lo Sharlto Copley di District 9Free Fire vede due gruppi di trafficanti d’armi incontrarsi in un magazzino della Boston ’78 per effettuare uno scambio. Peccato che gli attriti e la sfiducia reciproca scatenino ben presto una sparatoria destinata a durare tutto il film, visto che di fucili e proiettili ne avevano portati abbastanza da armare un esercito. Tutto qui, una divertentissima sparatoria tutta in un magazzino, tutto in 90 minuti di perfetto minutaggio. Forse di Love Lies Bleeding ci sono solo i trafficanti di armi e le sparatorie, ma dell’anarchia produttiva e distributiva di A24 c’è tanto. E allora permetteteci, in conclusione, di divertirci, proprio come ci ha insegnato A24. 

Esattamente quello che succederà anche a voi al cinema, dal 12 settembre, quando andrete a vedere Love Lies Bleeding.

 

*Nato a Roma nel 1999, critico cinematografico e creator passato per web, cartaceo, social media, televisione, radio e podcast. La prima esperienza a 15 anni come membro di giuria per la XII Edizione di Alice nella Città. Dal 2019 si forma presso il mensile cartaceo Scomodo, di cui coordina anche la rete distributiva in tutta Italia. Nel 2022 svolge un master in podcasting presso Chora Media, cicli di lezioni nei licei con il Museo MAXXI ed è il vincitore del Premio CAT per la critica cinematografica. Ha collaborato con le pagine del Goethe-Institut e del Sindacato Pensionati CGIL. Dal 2021 scrive stabilmente per CiakClub, di cui è Caporedattore e principale creator.
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Il Film

Lou (Kristen Stewart), scontrosa e solitaria, gestisce la palestra del padre (Ed Harris) quando nella sua vita arriva Jackie, (Katy O’Brian), un’ambiziosa culturista diretta a Las Vegas per inseguire il suo sogno. Le due si innamorano perdutamente, ma il loro amore le trascina in un vortice di violenza, facendole precipitare nella rete criminale della famiglia di Lou.
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