La 75esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha premiato Willem Dafoe con la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile.
Far rivivere il genio, la fragilità e la follia di Vincent Van Gogh non è impresa facile. Ma Willem Dafoe ama le sfide, e con la regia di un altro grande artista – l’eclettico pittore e cineasta Julian Schnabel – ha dato volto e anima all’irrequieto pittore olandese in Van Gogh – At Eternity’s Gate.
Un’interpretazione intensa, che ha conquistato la giuria del concorso presieduta da Guillermo Del Toro, portandolo ad aggiudicarsi l’ambita Coppa Volpi.
Dopo il Premio Fondazione Mimmo Rotella dedicato agli artisti, e il Green Drop Award (assegnato alla pellicola in concorso che meglio interpreta i temi ambientali ed ecologici), il Van Gogh di Dafoe e Schnabel ha conquistato così la serata finale della Mostra. Appuntamento al cinema dal 3 gennaio 2019.
22 anni dopo ’Basquiat’, Julian Schnabel, premiato regista di ’Prima che sia notte’ e ’Lo scafandro e la farfalla’, torna a parlarci della grande arte e lo fa portando sul grande schermo gli ultimi, tormentati anni di Vincent Van Gogh.
Dal burrascoso rapporto con Gauguin nel 1988 fino al colpo di pistola che gli ha tolto la vita a soli 37 anni. Un periodo frenetico e molto produttivo che ha portato alla creazione di capolavori che hanno fatto la storia dell’arte e che continuano ad incantare il mondo intero.