La storia di Cold War è ispirata a quella dei genitori del regista Pawlikowski. I veri Wiktor e Zula sono morti nel 1989, appena prima della caduta del Muro di Berlino. Avevano trascorso i precedenti 40 anni insieme, prendendosi e lasciandosi, punendosi a vicenda, separandosi o rincorrendosi da una parte all’altra della Cortina di Ferro. “Erano tutte e due persone forti e meravigliose, ma come coppia un disastro totale”, ricorda il cineasta.

Una travolgente storia d’amore

La storia ripercorre un complicato rapporto senza però parlare direttamente di loro: al centro resta però l’incompatibilità caratteriale, il non essere in grado di stare insieme e il desiderio reciproco quando però erano lontani una dall’altro. I due innamorati Zula (Joanna Kulig) e Wiktor (Tomasz Kot), provenendo da ambienti diversi e avendo temperamenti opposti, sono spesso in conflitto ma fatalmente destinati ad appartenersi. Negli anni ’50, durante la Guerra Fredda, in Polonia, a Berlino, in Yugoslavia e a Parigi, la coppia si separa più volte per ragioni politiche, per difetti caratteriali o solo per sfortunate coincidenze: il risultato è una storia d’amore impossibile in un’epoca difficile.

Come nel suo precedente film, Ida, Pawlikowski sceglie immagini in bianco e nero e il formato quasi quadrato. Cold War si svolge lungo un arco di quindici anni e, sebbene segua uno svolgimento sequenziale, ci sono delle ellissi. Alcuni anni vengono omessi, e il pubblico, guidato da blackout intermittenti e da cartelli che indicano il tempo e il luogo, deve riempire gli spazi lasciati vuoti. Pawlikowski spiega che ha scelto di fare così “per non dover raccontare la storia con brutte scene o brutti dialoghi”.

Una  candidatura importante

Cold War è tra i candidati all’edizione numero trentuno degli EFA (European Film Awards) del 2018. La premiazione si svolgerà a Siviglia il prossimo 15 dicembre e vedrà la presenza di nomi prestigiosi del mondo cinematografico d’Europa.

Per assaporare l’intensità di questa struggente storia d’amore al cinema occorre aspettare il 20 dicembre. Un piccolo regalo di Natale per gli amanti del genere e dell’intramontabile cinema in bianco e nero.