Quando ancora il Cinema era muto, le note già accompagnavano le emozioni del grande schermo. Immaginare un film senza musica è quasi impossibile, e i grandi maestri delle colonne sonore ce lo ricordano.
Dal monumentale Ennio Morricone a Nicola Piovani, passando per Nino Rota e Giorgio Moroder; da Hans Zimmer fino al 5 volte Premio Oscar John Williams, il loro contributo alla storia della settima arte è incommensurabile.
Non si tratta però solo di colonne sonore: la musica è spesso al centro di film che lasciano il segno. Ci siamo immersi nell’archivio di Lucky Red per ripercorrere i film in cui la Musica è protagonista, e che puoi rivedere (e ascoltare) in home video e digital download.
Sulla vita del cantante Dave Van Ronk i fratelli Coen modellano Llewyn Davis (Oscar Isaac), in cerca di una svolta tra il Greenwich Village e Chicago. Seguiamo Davis per una settimana, tra incontri memorabili e cinismo, malinconia e ironia (indimenticabili le battute taglienti di Jean, la moglie del suo miglior amico), tra il freddo della città innevata e quello delle speranze soffocate, in compagnia di un gatto rosso diventato iconico.
Quella di A proposito di Davis è la ballata di un magnifico perdente, un personaggio memorabile come una canzone che non invecchia mai. Inutile dire che la colonna sonora è un gioiello: a impreziosirla anche una versione di ‘Farewell’ di Bob Dylan, mai pubblicata in precedenza.
Restiamo a New York, che risuona di emozioni in Tutto può cambiare di John Carney. Non è una metafora: quando Gretta (Keira Knightley) incontra il produttore Dan (Mark Ruffalo), il discografico la spinge infatti ad utilizzare New York come un meraviglioso studio di registrazione a cielo aperto.
Registrando tra i suoni della città, Gretta – arrivata nella Grande Mela con il fidanzato (interpretato dal frontman dei Maroon 5 Adam Levine), che il successo ha allontanato inesorabilmente da lei – e Dan – con l’autostima a pezzi e una figlia adolescente da riconquistare – capiscono che la colonna sonora delle loro vite può cambiare, e che hanno diritto a un nuovo inizio, e alla felicità.
Mettetevi comodi, e lasciatevi ispirare dall’incredibile storia vera di una donna inarrestabile. Florence Foster Jenkins (la leggendaria Meryl Streep, che ha sfoggiato grandi doti canore in Mamma Mia!) ama la musica classica, la sostiene come mecenate… e la canta, apparentemente ignara di non avere assolutamente talento.
Il marito l’ha sempre protetta dal giudizio della gente, ma come potrà difenderla dalla platea esigente della prestigiosa Carnegie Hall? Sarà una sfida per entrambi: quella di Florence è un’avventura che fa sorridere e commuovere, e che ci lascia un messaggio di speranza, ricordandoci quanto la musica possa essere importante, anche nella Londra del 1944.
Anche il regista Paul Andrew Williams si è ispirato alla vita vera – in particolare a quella dei suoi nonni – per raccontare una storia di rinascita e di speranza, dove la musica ha un ruolo centrale.
Vanessa Redgrave, Terence Stamp e Gemma Arterton sono i protagonisti di Una canzone per Marion: la storia di Arthur, uno scontroso pensionato che non vede di buon occhio la passione della moglie Marion per il coro amatoriale del quartiere.
Ma la vita è piena di sorprese, a tutte le età; grazie alla direttrice del coro Elizabeth, all’amore per la moglie e alla forza della musica Arthur si renderà finalmente conto che non è mai troppo tardi per cambiare.
Le indimenticabili canzoni di Lucio Battisti sono impresse nel nostro DNA, e non smettono mai di emozionarci. Per Un’avventura il regista Marco Danieli attinge al repertorio intramontabile realizzato con Mogol, per raccontare la storia di Matteo (Michele Riondino) e Francesca (Laura Chiatti).
Aspirante musicista lui, giovane donna in cerca di emancipazione lei: sulle note della coppia che ha fatto la storia della musica italiana, Matteo e Francesca scoprono l’amore, si perdono, si ritrovano, si rincorrono. E inseguono il loro sogno, mentre il vento di cambiamento degli anni Settanta si alza sempre più forte.
Un grande omaggio ai giganti Battisti&Mogol, e una sfida per ogni spettatore: davvero pensi di riuscire a non cantare mentre guardi il film?
Grandi speranze, sfide continue, amori travolgenti, discese ardite e luminose risalite (per restare in tema Battisti) verso il successo: le vite degli artisti sono materiale prezioso per i cineasti, che raccontando le storie di band e cantanti ci parlano anche della società nel suo continuo evolversi, e dei nostri sentimenti.
Come la vita della Divina Maria Callas, tormentata e inarrivabile, raccontata attraverso le sue parole e la sua voce in Maria By Callas; o i leggendari Fab Four, al centro di The Beatles Eight days a week del Premio Oscar Ron Howard e del coloratissimo Sgt. Pepper & Beyond.
E ancora le incredibili vite di Eric Clapton e Bob Marley, il talento e gli eccessi dei fratelli Gallagher in Oasis: Supersonic, lo spettacolo di Zerovskij – Solo per Amore di Renato Zero e il concerto evento all’Arena di Verona dell’alfiere dell’indie Calcutta.
Di canzone in canzone, di emozione in emozione, indietro nel tempo fino al 1988, con il capolavoro in bianco e nero Let’s get Lost.
Il regista Bruce Weber segue il jazzista Chet Baker durante quello che si rivelerà l’ultimo anno di vita del musicista, regalandoci un film indimenticabile: il primo distribuito da Lucky Red, premonitore di un legame tra Musica e Cinema destinato a durare. Sullo schermo e nei nostri cuori.