Omaggi al cinema del passato e alle sue icone, chicche da autentici amanti dell’horror e citazioni inaspettate. Hai notato tutti gli easter eggs presenti in MaXXXine?
Dopo X: A Sexy Horror Story e Pearl, il regista Ti West conclude la sua trilogia di sangue e desiderio con MaXXXine, un’avventura ambientata nella Hollywood degli anni 80. Mia Goth interpreta Maxine Minx, una giovane donna che sogna di fare l’attrice ma riesce a ottenere ruoli solo in film per adulti. Un assassino misterioso intanto opera a Los Angeles e sembra particolarmente ossessionato dalle stelle di Hollywood. Guardando questo nuovo film, è impossibile non notare i numerosi riferimenti e omaggi alla storia della settima arte. Commenta la cultura pop, l’etica dell’intrattenimento e il lato oscuro dell’industria cinematografica.
Il primo capitolo della trilogia horror di West era un omaggio agli anni 70 e prendeva ispirazione dal cult Non Aprite quella Porta, il secondo Pearl era un incubo in technicolor che sovvertiva l’età d’oro di Hollywood. MaXXXine è uno slasher movie con immagini inondate dal neon, che incorpora tutto questo con un cenno al panico satanico degli anni 80 e vari cenni ai crimini famigerati di Night Stalker, avvenuti nel 1985. Indubbia è la nostalgia estetica di quella decade accompagnata da una colonna sonora synth-pop in questo film, in cui brilla un cast all-star che include Michelle Monaghan, Bobby Cannavale, Lily Collins, Kevin Bacon, Giancarlo Esposito, Elizabeth Debicki e Halsey.
Vediamo insieme gli easter eggs più curiosi e intriganti di MaXXXine; li hai colti tutti?
Uno dei primi cenni di MaXXXine alla storia di Hollywood avviene quando la protagonista cammina sulla walk of fame di Los Angeles, passando sulla stella dell’attrice Theda Bara. Bara era una star del cinema muto che si è guadagnata la reputazione di una delle prime “vamp” di Hollywood. Bara ha interpretato sex symbol cupe e seducenti negli anni 1910-1920, e il suo film del 1917 Cleopatra è di uno dei tanti easter egg di Pearl. I personaggi interpretati da Bara usavano la loro abilità sessuale per dominare gli uomini e ottenere potere. Questo è ironicamente rispecchiato nelle trame di MaXXXine e Pearl. Inoltre l’alligatore domestico di Pearl, che ha mangiato il corpo di Mitsy e ucciso Bobby-Lynn in X, è stato chiamato Theda sempre in onore della leggendaria attrice.
Poco dopo aver spento la sigaretta sulla walk of fame, la giovane donna vaga da sola in un vicolo buio. Viene presto inseguita da un maniaco armato di coltello, vestito come la star del cinema muto Buster Keaton. Attore e stuntman leggendario, noto soprattutto per Come vinsi la Guerra e La Palla n.13, Keaton è uno degli attori più duraturi e iconici del cinema muto e ha anche diretto molti dei suoi film più noti. Inoltre ha plasmato il panorama della commedia cinematografica nei suoi primi anni.
La sequenza che segue è uno dei momenti più brutali del film, in cui Maxine costringe il suo aspirante aggressore a spogliarsi, gli fa succhiare la canna di una pistola e poi gli schiaccia graficamente le parti intime. Il destino raccapricciante di Buster è un esempio tristemente divertente di Maxine che ribalta la situazione e, come i migliori film di Keaton, offre al pubblico immagini davvero sbalorditive che difficilmente dimenticheremo.
Uno dei motivi visivi ricorrenti più notevoli in MaXXXine è l’abbigliamento distintivo del killer misterioso. Il cattivo invisibile indossa un trench e un paio di lunghi guanti di pelle nera che nascondono la sua identità, fino alla grande rivelazione finale. In termini di trama, MaXXXine implica che il Night Stalker, un serial killer nella vita reale, potrebbe essere il suo cattivo prima del colpo di scena. Tuttavia, in termini visivi, l’abbigliamento del killer è un chiaro riferimento ai film gialli classici e, più specificamente, a L’uccello dalle piume di cristallo di Dario Argento.
Sebbene ci siano una valanga di riferimenti cinematografici in tutto MaXXXine, solo alcuni di essi sono riconosciuti dai personaggi del film. Uno di questi è la visita di Maxine sul set di Psycho. La regista di The Puritan II porta la ragazza sul set per riaffermare l’importanza della sua visione artistica, ma Maxine finisce per essere distratta da un’allucinazione di Pearl. Questo funge anche da cenno al riferimento al primo film della trilogia horror di West, poiché il momento in cui Maxine vede Pearl ricorda un’inquadratura della famigerata “Madre” di Psycho nel precedente slasher movie. Alla finestra dell’inquietante casa del film di Alfred Hitchcock l’ombra di una signora anziana non è quella che conosciamo e l’effetto è da brivido.
Mentre è al lavoro, lo sfortunato compagno di stanza di Maxine, Leon, guarda un film sui coccodrilli killer. Non è immediatamente chiaro quale film stia guardando, anche se potrebbe essere Il fiume del grande Caimano del 1979 o Mangiati Vivi! del 1976. In ogni caso la sequenza ricorda chiaramente la morte di Bobby Lynn in X. Poiché Theda l’alligatore appare anche in Pearl, è giusto dire che questo riferimento raddoppia come un cenno a entrambi i film precedenti della trilogia.
Includendo una breve clip che potrebbe essere tratta da Mangiati Vivi! del regista di Non aprite quella porta Tobe Hooper, West ha riconosciuto in modo sottile il debito creativo di X nei confronti della leggenda horror. MaXXXine rende poi questo debito molto più sfacciato quando un titolo di giornale si riferisce agli omicidi di X come “Il massacro del Texas”. Ciò evidenzia quanto il film abbia preso in prestito da Non aprite quella porta, dalla sua ambientazione remota alla sua unica donna sopravvissuta, fino all’inquadratura della scena iniziale. Il titolo funge anche da parodia dei modi di cattivo gusto in cui i media hanno seminato il panico negli anni 80.
Sebbene molti dei riferimenti cinematografici più importanti di MaXXXine si concentrino su altri film horror, lo slasher di Ti West presenta anche cenni a film più mainstream. Ad esempio il dramma del 1985 St. Elmo’s Fire viene citato numerose volte. Ciò colloca saldamente la cronologia del film in quell’anno, mentre Maxine cammina sotto un cartellone pubblicitario e in seguito ne sente la sigla di successo alla radio. Nonostante sia uscito lo stesso anno del dramma teen The Breakfast Club, St. Elmo’s Fire ha visto le più grandi star del Brat Pack interpretare laureati disillusi, insoddisfatti delle loro vite post-universitarie.
Ogni film della trilogia X di West ha qualcosa da dire sul cristianesimo evangelico, l’etica del lavoro protestante e il loro rapporto con l’industria americana dell’intrattenimento. Tuttavia, il film di finzione di MaXXXine, The Puritan II, potrebbe essere il cenno più ovvio del regista a questo tema. Questo film nel film vede Maxine nei panni di una stereotipata casalinga degli anni 50 posseduta da una strega vendicativa. Sembra essere influenzato da La Donna Perfetta, ma lo sguardo che gli spettatori hanno del suo predecessore The Puritan è esplicitamente debitore della leggendaria opera teatrale di Arthur Miller, Il Crogiuolo. Questa iconica opera teatrale ha utilizzato i processi alle streghe di Salem per accusare il maccartismo ed è stata adattata per il cinema nel 1996.
Quando Maxine spinge Leon a nominare tre star del cinema che hanno iniziato con il genere horror, lui inizia citando Jamie Lee Curtis. Curtis ha recitato in Halloween del 1978, Che la fine abbia inizio del 1980 e Terror Train dello stesso anno in rapida successione. Questi tre film sono stati i successi che l’hanno resa una star prima che passasse a ruoli più importanti. Ironicamente, mentre la sottotrama di Night Stalker di MaXXXine conferisce al film l’atmosfera di uno slasher più convenzionale, il film venato di noir nella trilogia di West non deve molto alla struttura di questi classici slasher come ha fatto X.
Laddove X seguiva un classico schema slasher con la sua location isolata, il cast ridotto e il breve lasso di tempo, MaXXXine deve di più al sottogenere giallo. La sua storia fonde elementi di narrativa poliziesca con un horror slasher cruento come questo sottogenere dell’horror italiano, il che spiega perché Leon e Maxine menzionano anche Brooke Shields nella loro conversazione. Shields ha iniziato nei film horror con un ruolo iniziale nel raro giallo americano del 1976 Comunione con Delitti. Come MaXXXine, questo film segue la storia di una giovane ragazza che viene incastrata per una serie di brutali omicidi da un fanatico religioso.
Il cenno di MaXXXine a Comunione con Delitti è un po’ azzardato, dato quanto i due film hanno in comune in termini di trama. Tuttavia questa non è la somiglianza più sorprendente tra MaXXXine e un altro precedente slasher. In una bizzarra coincidenza, MaXXXine è il secondo film slasher su un’aspirante attrice a usare la canzone Bette Davis Eyes nel suo commovente finale. Bisogna ammettere che la sottovalutata commedia horror del 2015 The Final Girls parla di un gruppo di adolescenti moderni intrappolati nella realtà di un film slasher scadente degli anni 80.