Secondo una leggenda talmudica, al momento di venire al mondo, il neonato possiede tutte le conoscenze che ha acquisito nelle vite precedenti. In quel momento gli appare un angelo che gli intima di non rivelarle a nessuno. L’angelo posa il dito sul labbro del bambino e il neonato dimentica tutto per entrare nella vita. Del gesto dell’angelo resterà una sola traccia: la piccola fossa tra il labbro superiore e il naso…
Ed è in quel momento che il neonato emette il suo primo grido… Tre anni di lavoro, quindici mesi di riprese, dieci storie, dieci paesi? Il primo respiro di Gilles De Maistre racconta la storia più universale di tutte: la nascita di un bambino. Vista nelle diverse culture di tutto il mondo: dalla Francia agli Stati Uniti, dall’India al Brasile, dal Giappone alla Siberia. Nell’azzurro di una piscina, tra i delfini, o sulle rive del Gange con l’aiuto di una guaritrice, in una sala operatoria oppure in una foresta con amici intorno che suonano e cantano. «Ho scoperto quello che accomuna tutte le mamme del mondo ? dice il regista ? lo sguardo che rivolgono al bambino appena nato e il grido che questo emette appena viene al mondo». Pura poesia, raccontata da Isabella Ferrari.
Titolo Le premier cri
Regia Gilles de Maistre
Genere Documentario
Nazione Francia
Anno 2008