Dalle colonne sonore di Batman e Jurassic Park all’omaggio del cantautore Sufjan Stevens, ecco quanto è stata importante la musica nella vita di Tonya Harding, l’ex pattinatrice americana al centro del nuovo attesissimo Tonya con Margot Robbie, dal 29 marzo al cinema.
La parabola di Tonya Harding, l’ex pattinatrice artistica su ghiaccio che nel lontano 1994 venne accusata di aggressione ai danni della rivale Nancy Karrigan, sconvolse l’opinione pubblica americana.
A turbare gli animi più perbenisti e conservatori non fu soltanto il grave episodio che vide coinvolta la Harding e l’allora marito Jeff Gillooly, ma tutto ciò che l’ex campionessa mondiale di pattinaggio artistico aveva sempre rappresentato: le sue origini, la sua estrazione sociale, il suo comportamento antisportivo, il suo carattere sfrontato e il suo bisogno di farsi valere ad ogni costo.
Forse non tutti sanno che alla storia così profondamente umana di Tonya Harding è dedicata una bellissima canzone di Sufjan Stevens, il cantautore e musicista statunitense candidato quest’anno agli Oscar nella categoria miglior canzone originale per il brano “Mistery of Love”, colonna sonora dell’acclamato Chiamami Col Tuo Nome di Luca Guadagnino.
La canzone, intitolata semplicemente “Tonya Harding” (che non fa parte della colonna sonora del film Tonya con protagonista Margot Robbie) è una riprova dell’impatto che la figura dell’ex pattinatrice ha avuto su una generazione di giovani americani che si sono trovati a riflettere sulle vicende umane e sportive di questa ragazza venuta dal nulla.
Il brano di Sufjan Stevens è un personalissimo omaggio dell’artista che racconta la breve ma clamorosa apparizione di una ragazza qualunque nel firmamento delle celebrità. Stevens ha dichiarato: “Ho provato a scrivere una canzone su Tonya Harding fin da quando l’ho vista pattinare ai campionati americani di pattinaggio su ghiaccio nel 1991. È un soggetto complicato per una canzone, soprattutto perché i duri fatti della sua vita sono così strani, discutibili, eroici, senza precedenti e indelebilmente americani.”
Le note di Stevens non possono non riportare alla memoria il fatto che anche con la musica, Tonya Harding ha sempre avuto un rapporto più che speciale. La sua personalità così forte e così fuori da qualsiasi schema codificato la portarono, infatti, ad essere ricordata anche per le sue particolari scelte in merito alle musiche che hanno accompagnato le sue esibizioni.
Nonostante la precisione tecnica dei suoi movimenti, la Harding non è mai stata una pattinatrice “elegante”, le sue forme atletiche e potenti e il suo stile duro e aggressivo ne hanno sempre fatto un’atleta fuori dagli schemi, così come non canoniche sono state le sue scelte musicali; le esibizioni di Tonya Harding, infatti, avrebbero probabilmente stonato sulle note dei grandi compositori di musica classica, come Mozart, Bizet, ecc, repertorio generalmente privilegiato nelle gare di pattinaggio.
Anche in questo Tonya ha saputo distinguersi, scegliendo di accentuare ancora di più il suo essere contro qualsiasi conformismo, pattinando sulle note rock degli ZZ Top o le musiche delle colonne sonore di film di successo di quegli anni come Batman e Jurassic Park, film nei quali la contrapposizione tra il bene e il male, i buoni e i cattivi, i deboli e i forti è netta ed emblematica.
Questa era Tonya Harding: una ragazza ambiziosa venuta dal nulla, l’incarnazione del sogno americano di farsi strada tra i potenti, di raggiungere il successo con i propri mezzi e le proprie forze.
Vieni a scoprire l’incredibile e sconvolgente storia vera di Tonya Harding dal 29 marzo al cinema con Tonya, il nuovo film di Craig Gillespie con protagonisti Margot Robbie, Sebastian Stan e Allison Janney.