Un regista apprezzato e visionario, un cast in stato di grazia e una storia sconvolgente che ruota attorno a un terribile interrogativo: quanto può essere crudele la vendetta? E quanto sei disposto a perdere per sfuggirle?
Dal 28 giugno Yorgos Lanthimos porta al cinema il suo ultimo incubo, con Il Sacrificio del Cervo Sacro, premiato a Cannes 2017 con il prestigioso Prix du scénario.
La storia ci fa entrare nella casa dove vive Steven Murphy (Colin Farrell), affermato chirurgo, con la moglie Anna (Nicole Kidman), anche lei medico, ed i loro figli Kim e Bob. La loro è (o sembra) un’esistenza borghese, agiata e ricca di soddisfazioni.
Finché un giorno irrompe Martin (Barry Keoghan), un ragazzino misterioso che il dottor Murphy sembra conoscere molto meglio di quanto non sia disposto ad ammettere. Da quel momento nulla sarà più come prima, ed ognuno dei protagonisti dovrà sperimentare l’angoscia, il senso di colpa e il dolore della scelta, spingendosi oltre ogni limite.
Il cinema di Lanthimos è inconfondibile: le sue pellicole coniugano tematiche profonde e dense, mitologia (insita nel dna greco) e paure condivise, con uno stile assolutamente personale.
È il caso di Kynodontas (2009), film minimalista ed essenziale, che racconta la storia di una ricca famiglia qualunque in un posto qualunque. Tutto perfettamente normale, non fosse per il fatto che i genitori tengono i tre figli segregati in casa, impedendo loro qualunque contatto con l’esterno e stravolgendo persino la semantica delle parole più comuni.
E che dire dei giovani di Alps (2011), che si offrono di sostituire i defunti per lenire il dolore delle famiglie rimaste orfane dei loro cari?
Senza dimenticare ovviamente l’acclamatissimo The lobster (2015), che gli è valso il Premio della giuria al Festival di Cannes. Ancora una volta un futuro distopico, nel quale gli uomini di una imprecisata città si dividono in due grandi categorie: i single che si rivolgono ai servigi di una compagnia che li obbliga a trovare un partner entro un periodo di tempo limitato, pena la trasformazione in animali; i solitari, che vivono nei boschi e che hanno come unica regola proprio quella di non innamorarsi di nessuno.
È proprio il protagonista di The Lobster Colin Farrell a prestare il volto al Dottor Murphy: dietro la barba folta da eroe antico l’attore irlandese trasmette tutto lo smarrimento, la rabbia e la colpa di un uomo costretto alla più terribile delle scelte.
Al suo fianco Nicole Kidman, intensa ogni oltre limite: la diva di Eyes wide shut è qui un caleidoscopio di emozioni, a volte imperscrutabili, a volte violente. I suoi sguardi, come quelli degli eccezionali giovani protagonisti Raffey Cassidy e Sunny Suljic, si imprimono nella mente e non ti lasciano più.
Indescrivibili l’inquietudine e il turbamento generati da Barry Keoghan nei panni del mefistofelico Martin: sarebbe davvero difficile immaginare un altro attore in questo ruolo.
Con Il Sacrificio del Cervo Sacro Yorgos Lanthimos si espone coraggiosamente su tematiche di importanza radicale e senza soluzioni preconfezionate: il senso di colpa, l’ipocrisia borghese, la necessità della scelta e un passato sconvolgente che ricade sul presente con effetti devastanti, tutto sapientemente mescolato all’interno di una pellicola imperdibile.
Appuntamento dal 28 giugno al cinema.